Figura pubblica accademica ma anche mediatica, il francese Gilles Kepel è considerato tra i massimi esperti del mondo arabo e dell’Islam politico. Il sociologo e politologo, oggi settantenne, ha studiato a fondo la struttura ideologico-religiosa del radicalismo islamico, sollecitando l’Occidente a farsi carico del complicato compito di ricomporre le profonde faglie che dividono il Mediterraneo, per un futuro comune basato sull’adesione ai valori democratici.

Insignito del Grosso d’Oro Veneziano per l’instancabile impegno nel promuovere la comprensione tra culture, religioni e civiltà; per l’analisi lucida e profonda dei fenomeni che minacciano la coesione sociale e la pace; per aver messo la conoscenza al servizio del dialogo e della verità, offrendo strumenti preziosi per una convivenza fondata sul rispetto e sull’ascolto.

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LA STORIA DEL PREMIO

Il riconoscimento è nato nel 1981 con il Premio Masi Civiltà Veneta, conferito a personalità originarie delle Venezie che si sono distinti nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia.